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domenica 26 gennaio 2014

Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza - Luis Sepúlveda


Titolo Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza
Titolo originale Historia de un caracol que descubrió la importancia de la lentitud
Autore Luis Sepúlveda
Edito Guanda
Prezzo 10,00 €
Pagine 112
Genere Racconto lungo

La tartaruga, con movimenti lenti, molto lenti, girò di nuovo su se stessa e si addentrò nel prato. Mentre si spostava con la lumaca sul dorso le spiegò che non bisognava aver paura e, cercando fra tutte le cose che sapeva, le disse quello che ripetevano sempre gli umani: un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla.

TRAMA
Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente «lumaca». Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un’avventura ardita verso la libertà. Un nuovo indimenticabile personaggio entra nella galleria del grande scrittore cileno. Un’altra storia memorabile che insegna a riscoprire il senso perduto del tempo.

Luis Sepúlveda, un autore di cui ho sempre sentito parlare in modo più che positivo. Quando mi è arrivata la possibilità di leggere questo libro, un po' per caso direi, non ho saputo dire di no.


La protagonista di questa breve e interessante avventura è Ribelle, una lumaca molto diversa dalle altre.
Ribelle ha la particolarità di essere molto curiosa e di non accontentarsi mai di nulla; quando ai quesiti "Perché siamo lente?" e "Perché non abbiamo un nome?" le sue compagne non riescono a risponderle in modo soddisfacente, Ribelle decide di partire all'avventura.
Con il suo coraggio e la sua determinazione, la lumaca si imbatte in una tartaruga di nome Memoria, che ricopre un ruolo fondamentale nella storia e che le attribuirà poi il nome.
Memoria conduce la nostra protagonista in diversi posti, le fa scoprire i pericoli presenti in natura e, in particolare, quelli che potrebbero causare gli umani.
Buone le ambientazioni.
Le descrizioni presenti sono pochissime, perché molto deve essere immaginato dal lettore. Tuttavia, la visione che abbiamo dei vari luoghi è perfettamente nitida, e non confusionaria.
Interessante l'idea di vivere, seppur per poche pagine, attraverso gli occhi di un essere molto piccolo rispetto a noi, e di poter, dunque, analizzare aspetti della terra difficili da vedere dall'essere umano.
Mi è piaciuto molto lo stile dall'autore.
Semplice e lineare, ma allo stesso tempo fresco e accattivante. Non vengono utilizzati vocaboli particolari o lunghi giri di parole; la narrazione, di conseguenza, scorre velocemente e il lettore entra immediatamente in questo nuovo mondo.
Una lettura velocissima e scorrevole, che non vi richiederà più di un'ora, ma che riesce lo stesso ad analizzare il valore della memoria, del coraggio e della libertà.
Una lettura consigliata, magari da leggere anche ai bambini.

VOTO FINALE

martedì 21 gennaio 2014

Dopo - Koethi Zan

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi. Oggi torno con una recensione di un thriller affascinante, che ha saputo coinvolgermi e riempirmi di tensione e paura.
Una lettura che vi consiglio assolutamente!
Ringrazio l'editore per la copia del libro.
Un saluto e a presto!

Noi non credevamo nel destino. Il destino lo invoca solo chi si lascia cogliere impreparato, chi pecca di negligenza o di trascuratezza. Il destino è la stampella dei deboli.


Titolo Dopo
Titolo originale The Never List
Autore Koethi Zan
Edito Longanesi
Prezzo 14,90 €
Pagine 368
Genere Thriller

Abbiamo lottato per sopravvivere. Ma sopravvivere non è abbastanza.

TRAMA
Dopo la liberazione doveva essere tutto finito. Ma non è stato così. Sono passati dieci anni da quando Sarah è fuggita da quello scantinato, il teatro delle torture fisiche e psicologiche che Jack Derber le ha inferto per oltre mille giorni. Ma per Sarah non esiste ancora un «dopo»: vittima delle proprie fobie, vive rinchiusa nel suo appartamento di Manhattan. Fino a quando l’FBI non la informa che Jack Derber, accusato e imprigionato per rapimento, sta per essere rilasciato. Sarah non può consentirlo, perché lei sa.
Sa che Derber non è soltanto un rapitore. È un assassino. Lo sa perché lei non era da sola, in quello scantinato. Con lei c’erano altre due ragazze, Christine e Tracy, e per i primi mesi di reclusione ce n’era stata anche una terza: Jennifer, la sua migliore amica. E Sarah sa, con certezza, che Jennifer è morta per mano di Derber.
C’è una sola speranza, per tenere Derber in prigione: ritrovare il corpo di Jennifer. Per questo, Sarah deve trovare la forza di riallacciare i contatti con le altre sopravvissute, nonostante l’odio che loro provano per lei e nonostante i segreti che le dividono. Perché quel capitolo della loro vita non si è mai veramente chiuso. Perché quello che succede dopo è ancora più terribile.

Appena letta la trama del libro, l'ho subito aggiunto alla lista "prossime letture". Un romanzo d'esordio, con una trama accattivante e ricca di idee.

Già l'introduzione mostra un clima agghiacciante, teso, tetro; un inizio che sembra promettere molto bene.

Nei primi trentadue mesi e undici giorni di prigionia, eravamo in quattro. Poi, improvvisamente, senza che nulla lo lasciasse presagire, ci siamo ritrovati in tre. Da mesi ormai non emetteva alcun suono, ma dopo la sua scomparsa il silenzio si è rivelato ancora più terribile. Per molto tempo, da allora, siamo rimaste mute, chiedendoci nel buio chi sarebbe stata la prossima a finire nella cassa.

La protagonista del libro è Sarah, una ragazza segnata da una terribile esperienza. Insieme ad altre tre, era stata richiusa in uno scantinato, e torturata per diversi anni. Ormai ne sono passati dieci di anni, eppure lei non è più quella di una volta. Insicura e paurosa di tutto e di tutti; non esce mai dal suo appartamento. Il suo passato, tuttavia, ritorna, e la porta a compiere una grandissima crescita, che la fa diventare, in parte, la ragazza di un tempo.
Dopo tutto questo tempo, sente ancora la mancanza della sua amica Jennifer, con cui condivideva tutto. Quest'ultima, purtroppo, non ha avuto la stessa fortuna della protagonista, poiché muore per mano del rapitore e assassino Jack Derber.
Questo è il personaggio peggiore del libro, ma allo stesso tempo è quello che più colpisce il lettore; l'autrice ha creato un uomo che all'apparenza sembra un normale professore di università, ma che in realtà dentro nasconde un vero e proprio mostro.
Quasi al suo livello, ma leggermente inferiore, è Noah Philben, un reverendo normale solo all'apparenza. Scopriremo tantissime cose sul suo conto, cose che non ci sembrano possibili esser vere; sarà lui il mostro numero due.
Il passato in qualche modo ritorna, e porta con sé anche Tracy e Christine, due ragazze che erano nello stesso scantinato di Sarah. Pur non essendo personaggi principali fin da subito, l'autrice le cura entrambe molto bene, e si nota una vera e propria crescita, un cambiamento radicale, da parte di entrambe.
L'aspetto dei personaggi direi quindi che l'autrice l'ha saputo gestire molto bene, riuscendo a crearne di diversi, tutti ben caratterizzati e particolari: per un motivo o per un altro ci sorprendono e ci entrano nel cuore.
Lo stesso vale per le ambientazioni.
Luoghi spesso accompagnati da una descrizione precisa, dettagliata, che permette di visualizzarsi bene quello che l'autrice ci vuole mostrare.
L'atmosfera che li avvolge e che li circonda è un qualcosa di meraviglioso, perfetto direi. Ogni volta che entriamo a contatto con un nuovo scenario, il nostro corpo viene invaso dalla paura, dalla tensione e da tutti gli altri sentimenti che le nostre protagoniste provano in quel momento.
La migliore in assoluto è la casa di Jack Derber. Una residenza isolata, circondata da boschi e avvolta da una particolare e strana aura negativa, che ci farà sentire molto insicuri.
Una lettura scorrevole, veloce, a volte troppo.
Un thriller che vuole farsi leggere, che  trasporta il lettore in un altro mondo, dove viene intrappolato, un po' come fa Jack Derber con le nostre protagoniste.
I punti dolenti, come quasi in tutti i libri, ci sono, ma sono pochissimi e passano quasi in secondo piano.
In particolare, non mi ha pienamente convinto l'idea avuta dall'autrice circa la fuga della nostra protagonista. Ho visto che non sono stato l'unico a notarlo; mi è sembrato un po' surreale, poco realizzabile. Avrei preferito che venisse curato di più questo aspetto, magari con qualche idea migliore.
Altro piccolo difetto, anche se solo in parte, l'ho trovato nel finale.
Una conclusione che lascia di stucco il lettore, il quale si trova davanti a una rivelazione molto difficile da intuire, che costituisce il vero e proprio colpo di scena. In quest'ultima parte, però, l'autrice mi è sembrata un po' troppo frettolosa, come se non vedesse l'ora di scrivere la parola FINE. Fornisce in pochissime pagine molte informazioni, che riesce a trattare solo in maniera superficiale, per poi lasciarsi, inoltre, una possibilità di un eventuale seguito.
Un libro mozzafiato, che lavora molto sull'aspetto psicologico dei personaggi e del lettore stesso, che ha come obiettivo quello di abbattere, distruggere o comunque indebolire il lettore, che esce ferito dalla lettura di questo magnifico thriller.

VOTO FINALE

sabato 18 gennaio 2014

Il sogno della Bella Addormentata - Luca Centi

Ciao a tutti, followers! Seconda recensione per questo 2014: oggi vi parlo di un fantasy che mi è piaciuto abbastanza; un libro carino, anche se, forse, mi aspettavo qualcosa di più.
Ringrazio l'editore per la copia del libro.
Un abbraccio e a presto.


Titolo Il sogno della Bella Addormentata
Titolo originale Il sogno della Bella Addormentata
Autore Luca Centi
Edito Piemme Freeway
Prezzo 16,50 €
Pagine 252
Genere Fantasy

TRAMA
Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. È molto giovane e bella, il che è un indubbio vantaggio nell'esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.

Più passava il tempo e più la voglia di leggere questo libro aumentava. Le mie aspettative erano molto alte, troppo alte. Mi dispiace infatti dire che il libro mi ha un po' deluso.

Devo dire che i personaggi del romanzo non mi sono particolarmente piaciuti e non mi hanno convinto più di tanto. Seppur alcuni risultino particolarmente curati, non sono riuscito a sentirli vicini, ad affezionarmi a loro, a poter affermare di 'conoscerli'.
La nostra protagonista è Talia, una giovane ragazza che, inizialmente, ci sembrerà una classica ladra. Ma Talia non ruba tutto quello che le capita davanti, ma è alla ricerca di particolari oggetti, utili per la misteriosa funzione, chiamati i Sette Peccati.
Altro personaggio ben curato e caratterizzato dall'autore, ma che non mi è comunque piaciuto, è Nicholas.
Il tipico ragazzo perfetto, che sembra essere sempre nel posto giusto al momento giusto, pronto a fare il grande eroe. Per quanto mi riguarda, mi ha dato un po' l'idea di quello che Peeta è in The Hunger Games: un personaggio che potrebbe risultare interessante all'apparenza, ma che, con lo scorrere dei fatti, diventa sempre più inutile.
Questo penso sia, purtroppo, un grande difetto che ha il libro, perché non permette al lettore di entrare pienamente nel mondo racchiuso dal romando e di essere completamente coinvolto. Tutte le emozioni che l'autore voleva farci provare vengono in qualche modo filtrate, e arrivano a noi lettori soltanto in una minima parte.
Mi sono piaciute molto, invece, le ambientazioni.
Quando si parla di Londra, di solito rimango sempre deluso. Questa volta, fortunatamente, il clima 'tetro' e grigio dell'ottocento il lettore lo vede e lo sente, e si ripercuote per tutto il libro, creando un sfondo magnifico. Vi sono diverse descrizioni, collocate nei giusti punti: introducono quelli che sono i dettagli principali e lasciano molto spazio all'immaginazione.
Mi ha molto impressionato l'atmosfera che l'autore è riuscito a creare e a tenere per tutto il libro. Riesce sia a far innamorare il lettore di Londra sia a farlo sentire insicuro, pauroso di questa città tenebrosa.
La lettura scorre abbastanza velocemente, anche se a volte incappa in qualche punto un po' morto. Purtroppo il distacco che si ha con i personaggi crea questo effetto di estraniamento, e il romanzo non riesce a coinvolgere completamente il lettore, a portarlo totalmente via da questo mondo.
Le idee dell'autore sono molto chiare e riesce a gestirle bene, creando un intreccio per niente scontato e arrivando alla parte migliore del libro: il finale.
Una conclusione ben fatta, curata, sorprendente. Non mi aspettavo sinceramente una fine del genere; finalmente un qualcosa di diverso, originale, che si discosta dal classico happy ending.
Quest'ultima parte incolla il lettore alle pagine, lo intrappola e lo fa arrivare a quella che può essere un ending aperto.
Una lettura piacevole, leggera, intrigante; mi ha deluso in alcuni aspetti, però nel complesso è comunque una storia interessante, originale, specialmente per il finale.

VOTO FINALE

giovedì 9 gennaio 2014

Novità in libreria Butterfly Edizioni


Ciao a tutti, followers del blog! Oggi vi lascio ben tre novità della casa editrice Butterfly edizioni, una già presente in libreria, altre due che arriveranno la prossima settimana!
Un saluto e a presto.

Titolo La vendetta di Dio
Pagine 224
Prezzo 14,00 €
Genere Romanzo
In libreria dal 18 dicembre 2013
TRAMA
Città del Vaticano, giugno 1980. In una stanza preclusa agli sguardi altrui, il Santo Padre è sul letto di morte, circondato da suore piangenti. Padre Gabriel, segretario del Pontefice, prega per lui tra le lacrime. Un salto indietro nel tempo: è il 1944 e Padre Gabriel è un giovane prete appena giunto in Italia per prendersi cura degli orfani della guerra. Sin dal giorno del suo arrivo, gli diviene chiaro quanto sia arduo e pericoloso il suo compito: custodire bambini figli di ebrei, e dunque di ricercati, è un reato e i soldati tedeschi non aspettano altro che una scusa per compiere efferati omicidi. Malgrado la sua fede incrollabile, Padre Gabriel non può che chiedersi: dov’è Dio quando il male serpeggia sulla Terra? Come può permettere la morte dell’innocenza?
Un romanzo crudo e sincero che riporta alla luce gli orrori delle guerre mondiali, il dolore, l’odissea di una madre alla ricerca del proprio figlio, il senso d’impotenza dell’uomo dinanzi alla propria autodistruzione. Una narrazione scorrevole e commovente che apre il cuore e che, pur con ferrea lucidità, non cede nulla della sua intima tenerezza.



Titolo Acque - Torbidi segreti
Pagine 222
Prezzo 14,00 €
Genere Romanzo
In libreria dal 16 gennaio 2014
TRAMA
Greta ha sempre amato il fiume che scorre nel luogo in cui vive. Un amore peculiare, velato di timore e rispetto. Da qualche tempo, però, è perseguitata da strani incubi che la vedono fronteggiarsi con una spaventosa creatura fatta d’acqua e con enormi onde nere che, travolgendola, la riportano alla realtà, sudata e tremante. La situazione si complica quando Greta scorge, affisso su un muro, il manifesto della mostra pittorica di un artista greco. La modella nel quadro, ritratta nelle sfumature del verde e del blu, non può che essere lei, Greta. Chi è questo artista? Come può conoscere il suo volto? Esiste un legame tra la ragazza del dipinto e la ragazza d’acqua dei suoi incubi? Tra quadri dalle pennellate blu e verdi e inquietanti maschere veneziane, Greta cercherà la risposta alle sue domande, una risposta che affonda le sue radici in quella Grecia che è alle origini della sua famiglia, tra le acque profonde che custodiscono i torbidi segreti di una vita intera.
Laura Clerici scrive un romanzo che dell’acqua ha la potenza, lo scorrere incessante, il fascino. Un romanzo che vi terrà col fiato sospeso e vi trasporterà, come un’onda, fino all’inaspettato, sconvolgente finale.


Titolo Nora e il bacio di Giuda
Pagine 212
Prezzo 14,00 €
Genere Romanzo
In libreria dal 16 gennaio 2014
TRAMA
Perth, Scozia. Nora è una giovane studentessa e scrittrice emergente alle prese con l’intrigante storia di fantasmi che costituirà il corpo del suo primo romanzo. La vita le frana improvvisamente sulle spalle quando i suoi genitori muoiono in un terribile incidente d’auto. Da quel momento in poi, tutto precipita: il rapporto già precario con sua sorella Lillian, la presenza inquietante della famiglia della sorella nel suo cottage, le difficoltà economiche. Il destino, tuttavia, non è ancora stanco di giocare con lei: presto emergerà, dalle ombre del passato, un terribile segreto di famiglia che stravolgerà per sempre la sua esistenza. Perché non esiste niente di più crudele del tradimento di chi amiamo di più al mondo: nostra madre. Monica Portiero intesse con incredibile bravura una storia a scatole cinesi, un romanzo nel romanzo in cui realtà e fantasia s’incrociano delineando passioni e rancori; in risalto, i profili di donne tormentate unite dallo stesso coraggio e dal gusto amaro del tradimento. Un romanzo ipnotico e indimenticabile per ricordarci la forza della famiglia e, ancor di più, il potere salvifico della letteratura.

giovedì 2 gennaio 2014

Demon Glass - Rachel Hawkins


Ciao a tutti, ragazze e ragazzi! Iniziamo questo 2014 con una recensione più che positiva, di un libro che ha saputo emozionarmi e, soprattutto, mi ha saputo incollare alle pagine, visto che la seconda metà l'ho letta tutta d'un fiato in un solo pomeriggio!
Un saluto e a presto.


Titolo Demon Glass
Titolo originale Demon Glass
Autore Rachel Hawkins
Edito Hyperion Books
Prezzo 5,55 £
Pagine 359
Genere Fantasy

TRAMA (*SPOILER* Leggi la sinossi solo se hai già letto Hex Hall)
Sophie Mercer credeva di essere una strega.
Era la ragione per cui era stata mandata a Hex Hall, un riformatorio per Prodigi delinquenti (ovvero streghe, mutaforma e fate). Ma questo era prima che scoprisse il segreto di famiglia, e che la sua cotta, Archer Cross, era un agente dell'Occhio, un gruppo deciso a ripulire la faccia della terra dai Prodigi.
Ha scoperto anche di essere un Demone, uno degli unici due al mondo - di cui l'altro è suo padre. Peggio ancora, possiede dei poteri che mettono in pericolo la vita di tutti quelli che ama. Questa è la ragione per cui Sophie decide di dover andare a Londra per la Rimozione, una pericolosa procedura che distruggerà i suoi poteri.
Ma una volta arrivata, Sophie fa una scoperta scioccante. I suo nuovi amici? Anche loro sono Demoni. Ciò significa che qualcuno li sta creando in segreto, pianificando modi repellenti per usare i loro poteri, e non per fare del bene.
Nel frattempo, l'Occhio è determinato a braccare Sophie, usando Archer. Ma lei non prova più alcun sentimento nei suoi confronti. Non è così?
(Trama tradotta da Aredhel del blog L'antro di Aredhel)

Dopo il finale di Hex Hall (QUI la mia recensione), la voglia di leggere questo libro era incontrollabile. Ho cercato di resistere, ma, alla fine, sono stato costretto a rientrare nel mondo di Sophie.

Inutile dire che questo libro mi è piaciuto e ha saputo sorprendermi proprio come il primo, anzi, forse anche di più. Rachel Hawkins conferma la sua bravura e ci propone un sequel davvero spettacolare.
Posso riconfermare che i personaggi che l'autrice crea siano fantastici.La protagonista Sophie resta negli alti livelli del libro precedente. Durante la storia la vediamo crescere ancora di più, migliorare e maturare. Una ragazza speciale, a cui non ci si può non affezionare.
Anche Jenna, ormai diventata la sua migliore amica, viene ben gestita dall'autrice. Presenta sempre un ruolo fondamentale, poiché sembra essere quasi una 'guida' per la protagonista, un punto di riferimento.
Archer, personaggio ormai odiato dal lettore, ritorna. Sembra cambiato, sembra diverso. È avvolto da una aura grigia, di incertezza, che non ci permette di fidarci di lui, non di nuovo. Ma anche Sophie lo vede così?
Ho fin da subito apprezzato i neo-demoni, Daisy e Nick. Ci fideremo di loro abbastanza facilmente, anche se non si sa nulla sul loro passato e sembrano, inoltre, nascondere qualcosa. Avranno un ruolo determinante nel finale.
Personaggi ben pensati e ben gestiti, sono unici, diversi, speciali. Vi affezionerete molto presto.
Resta ben fatto anche l'aspetto delle ambientazioni.
Proprio come avevo detto per il precedente libro, gli 'sfondi' presenti sono MERAVIGLIOSI.
In qualsiasi luogo ci rechiamo, l'autrice mostra il suo tocco: fornisce una serie infinita di dettagli precisissimi, che permettono al lettore di inquadrare bene la situazione, di immergersi nei luoghi e di vivere le varie situazioni descritte.
Proprio come nel primo volume, l'atmosfera che tutte queste località creano è spettacolare. Appena si riprende la lettura, si viene completamente catapultati in questo mondo parallelo, dove regna la magia, e il lettore si sente bene, nonostante non vi accadano sempre avvenimenti positivi.
La lettura scorre velocissimamente, non ci si accorge che si sta leggendo un libro: sembra quasi di vedere un film.
L'autrice inserisce in ogni capitolo almeno un colpo di scena, che costringe a sfogliare 'all'infinito' il romanzo, fino a quando non lo si finisce. L'intreccio di eventi presentato in questo secondo capitolo è ancora più complesso del primo libro, ma la Hawkins ha le idee molto chiare e lo gestisce molto bene.
Elemento che ormai è presente in qualsiasi Young Adult è il triangolo amoroso, presente anche qui. L'autrice, tuttavia, non lo pone in primo piano, anzi lo analizza in modo superficiale, senza dargli particolare spazio. Riesce a farlo apprezzare anche a coloro che di solito non lo apprezzano, come me, perché più che altro funge da 'pausa' per la storia.
Proprio come era successo in Hex Hall, il finale mi ha lasciato a bocca aperta, perché è a sorpresa e aperto.
L'ultimo quarto di libro si divora in pochissimo: il lettore è curioso, gli eventi narrati sono molti e le pagine rimaste sono poche. Quando tutto sembra andare secondo i piani, l'autrice introduce il colpo di scena finale, distruggendo il lettore, che si trova obbligato a dover leggere Spell Bound, capitolo conclusivo della trilogia, sperando che gli eventi possano finalmente risolversi.
Un romanzo coinvolgente, ricco di emozioni. Un must per gli amanti del fantasy o per coloro che vogliono iniziare a leggere in lingua. L'inglese direi che è relativamente semplice, vi sono pochissime abbreviazioni o modi di dire, ma nulla di particolare.

Demons make pretty awesome weapons, and if there's a big war coming, you guys will need me, right?

VOTO FINALE

martedì 31 dicembre 2013

Bilancio letture 2013: Le migliori 10

Ciao a tutti, ragazzi e ragazze!
Ultimo post per questo 2013, un anno molto bello, per diversi aspetti.
Ho contato tutte le recensioni scritte quest'anno, e risulta che io abbia letto 51 libri, esclusi due racconti brevissimi. Non male, secondo me, ma spero di fare ancora meglio l'anno prossimo, così da poter scoprire più libri possibili.
Detto questo, vi mostro quelle che, quest'anno, sono state le mie 10 migliori letture. La mia scelta non si è basata sul voto finale in sé, bensì su quello che il libro mi ha saputo lasciare.


Hex Hall di Rachel Hawkins
Questo libro non poteva mancare nella top Ten. L'autrice è riuscita a creare un mondo meraviglioso, che ha saputo affascinarmi quasi quanto quello di Harry Potter. In Italia, purtroppo, non è presente, e non so se mai arriverà. In ogni caso, se avete voglia di leggerlo, fatelo, perché l'inglese è abbastanza semplice! 

Città di Carta di John Green
Primo libro che ho letto di questo autore e, appena concluso, ero già deciso a leggere tutti gli altri. Città di carta è romanzo strabiliante, meraviglioso, che non potete non leggere. Una storia particolare, che riuscirà a penetrare nei vostri cuori. 

The Fault in our Stars di John Green
Bis per John Green. Due suoi libri letti e tutti e due in top Ten. Se definiamo Città di carta un libro meraviglioso, allora The Fault è cento volte meraviglioso. La capacità di creare personaggi umani e reali è una delle migliori caratteristiche di Green, ed è proprio questa che ci porterà ad amare non solo i protagonisti, ma anche l'intero romanzo.

Across the Universe di Beth Revis
Dalla lettura di The Giver, il genere distopico mi ha appassionato sempre di più, fino a diventare uno dei miei preferiti.
Across the Universe mi ha sorpreso, mi ha coinvolto e si è fatto amare. L'autrice unisce all'intreccio anche un tocco di mistery, che rende ancora più coinvolgente il tutto. Sono ansioso di leggere i due seguiti, sperando escano presto in italiano, altrimenti dovrò recuperarli in originale.


Monoceros di Suzette Mayr
Ultima recensione del 2013, anno che non si poteva concludere meglio di così.
Monoceros è un libro che da mesi mi era stato consigliato, ma che solo adesso ho avuto la possibilità di leggerlo. Fa affrontare al lettore diverse tematiche molto forti e, direi, attuali, quali l'omosessualità e il suicidio che essa spesso causa. È un romanzo che mostra quello che sono le menti umane.

Morte sospetta di Tim Weaver
Un thriller con i fiocchi, che non poteva non entrare in top Ten. Un esordio sorprendente per Tim Weaver, che è stato capace di creare un libro quasi perfetto per il genere a cui esso appartiene. Se, come me, amate il thriller classico, questo dovete leggerlo, e non fatevi spaventare dalle sue 400 pagine, perché le leggerete in poco più di un giorno.

Lo strano mondo di Alex Woods di Gavin Extence
Anche qui, siamo davanti a un esordio, che definirei più che positivo! Gavin Extence ha saputo creare una storia strana, che molto probabilmente non si può realizzare nella vita reale. Eppure, ha saputo scrivere di un'amicizia profonda, particolare, non perfetta, che vede Alex come protagonista, un ragazzo a cui vi affezionerete.


Le nove stelle di Marco Siena
Le nove stelle è un paranormal thriller che dovete leggere, specie se amate il genere. Una trama molto strana, idee originali e un ottimo stile da parte dell'autore, che riesce a tenere il lettore attaccato alle pagine, attraverso una moltitudine di colpi di scena. Un autore italiano da tenere in considerazione.

Corner's Church di Matteo Zapparelli
Questo titolo sono felicissimo che rientri tra i migliori 10. Altro paranormal thriller sempre Made in Italy che vale la pena di esser letto. Personaggi reali, trama affascinante e piena di colpi di scena, e finale completamente a sorpresa. Anche Matteo è un autore da tener presente, e non vedo l'ora di leggere il suo nuovo libro Rebirth.

Tony Tormenta di Rosanna Rubino
Altro thriller e anche questa volta Made in Italy. È inutile dire che il romanzo di Rosanna Rubino, Tony Tormenta, mi abbia completamente colpito e affascinato. Seppur breve, solo 233 pagine, il libro è ricco di emozioni e situazioni da vivere, che colpiranno sempre più forte il lettore, fino a devastarlo nel finale. Un thriller particolare, diverso dai soliti, che consiglio di leggere, specialmente se amate il genere.

Ed ecco qui la mia top Ten del 2013. Che dire? È stato un anno pieno di letture interessanti, c'è stato anche qualche flop, ma io sono contento lo stesso. Durante quest'anno siete cresciuti parecchio e io vi ringrazio moltissimo, perché tutto questo è stato possibile grazie a voi.
Ultimo post per quest'anno, quindi non mi resta che augurarvi un Buon Anno a tutti voi!
A presto, con tante nuove recensioni!

domenica 29 dicembre 2013

Monoceros - Suzette Mayr

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi, torno con una nuova recensione e, forse, ultima per quest'anno, ormai arrivato al suo termine. Il libro di cui voglio parlarvi mi ha colpito e mi ha sorpreso.
Ringrazio l'editore per avermi dato la possibilità di leggerlo.
Un saluto e a presto.


Titolo Monoceros
Titolo originale Monoceros
Autore Suzette Mayr
Edito Miraviglia editore
Prezzo 17,00 €
Pagine 331
Genere Romanzo

Non si può scappare dalla società, per quanto uno si sforzi.

TRAMA
Una scuola canadese cattolica. "Qualcuno ha scribacchiato 6 1 frocio con un pennarello rosso sul suo armadietto". Così Patrick Furey, diciassette anni, si suicida, dopo essersi incontrato un ultimo glorioso martedì con Ginger nel loro posto speciale, al cimitero. Sullo sfondo la neve di Calgary e una moltitudine di ragazzi e di emozioni, perchè in Monoceros i ragazzi possono essere crudeli e indifferenti, fragili e soli. 
L'autrice inchioda le voci dei protagonisti ad una trama durissima, esplora l'effetto a catena che il suicidio del ragazzino ha su un gruppo eterogeneo di adolescenti. Nel cast figurano la crudele e spietata Petra e la sensibile Faraday, ossessionata dalla verginità e dagli unicorni che acquisterà in internet, Gretta, la madre di Patrick che cerca disperatamente di elaborare il lutto per la perdita del figlio, ma anche il preside Max e l'assistente scolastico Walter, legati da una relazione gay in forte crisi. Evitando sempre il sentimentale l'autrice ci offre il supremamente reale, con personaggi egoisti, violenti, immaturi, ma molto umani.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Direi che scrivere questa recensione non è affatto facile, ma non credo sia solo colpa mia.
Monoceros è un titolo che mi è stato consigliato da diverse persone di cui mi fido, e una volta incontrato di persona l'autrice al festival Mare di Libri di giugno, avevo deciso di leggerlo.
Per un motivo o per un altro, in questi mesi non sono riuscito a leggerlo e le mie aspettative sono salite alle stelle, e sono contento, ora, di affermare come la maggior parte di esse non siano state deluse.

L'inizio prometteva molto bene. Intrigante e particolare, mi ha subito inserito nella storia.

"Perché qualcuno ha scribacchiato 6 1 frocio con un pennarello nero sul suo armadietto.
Perché giovedì scorso, dopo scuola, la ragazza del ragazzo di cui è innamorato gli ha tirato addosso merda di cane congelata e le sue amiche gli hanno lanciato lo skateboard nel fiume, come fosse un frisbee."

Peccato che questo duri poco, perché poi seguono una cinquantina di pagine nelle quali il libro perde il suo ritmo, la sua scorrevolezza, e risulta ripetitivo. Tutto questo viene causato dalla struttura che possiede il libro, il quale presenta l'alternanza di diversi punti di vista. Dopo la morte del ragazzo, quindi, si osservano quelle che sono le reazioni dei personaggi principali. Peccato che i loro comportamenti risultino spesso simili e già visti.
Dopo questa parte, che penso sia il vero difetto di questo libro, il romanzo si riprende benissimo e ricattura il lettore.
Meravigliosi e fantastici sono i personaggi che l'autrice ha creato. Sono realistici, spesso simili a persone che conosciamo.
Il ruolo di protagonista lo attribuiamo a Patrick Furey, che distrugge subito l'equilibrio delle vite delle persone che lo circondano, attraverso il suicidio. Si sente escluso, si sente diverso; viene respinto anche da colui che ama e per questo, forse, si uccide.
I personaggi secondari inseriti dall'autrice sono moltissimi, ma solo alcuni mi hanno colpito.
Ho amato fin da subito Faraday, la ragazza degli unicorni (l'unicorno è un simbolo molto importante nel libro, che dà anche titolo al romanzo stesso. Monoceros infatti è una costellazione moderna e, tradotto dal latino, significa proprio unicorno). Fragile, debole e dispiaciuta; si ritrova sconvolta dalla morte di Patrick, pur conoscendolo appena. In qualche modo, lei si sente causa del suo suicidio.
Seppur "terrificante", Petra colpisce molto. Capiamo dopo poche righe che la nostra Petra è una ragazza crudele, che fa parte dei personaggi "cattivi", che hanno anche aggredito il nostro protagonista quando era ancora in vita. Nonostante ciò, però, è riuscita in qualche modo a colpirmi, forse perché si scopre un lato che tende a nascondere quando è in pubblico.
E per ultimo metterei il ragazzo di quest'ultima, Ginger. Durante la lettura, mi sono spesso chiesto come facessero a essere fidanzati, visto che presentano due caratteri completamente diversi. Direi che Ginger è più simile a Faraday: è debole, distrutto, triste. Lui, più di lei, è convinto di essere causa della morte del ragazzo.
Sparsi per il libro troviamo altri personaggi, come Max e Walter, la coppia gay, o la mamma di Patrick, ma non mi sono piaciuti particolarmente.
Le ambientazioni non mi sono dispiaciute, ma non le ho trovate neanche eccezionali.
Tutto il romanzo si svolge nel piccolo paesino di Calgary, tra la scuola e le varie case dei personaggi.
L'autrice tende a fornire pochi dettagli sulle varie località, preferendo renderle uniche per ogni lettore, che se li deve creare nella sua mente attraverso la sua immaginazione.
Non vengono neanche inseriti dei luoghi più significativi di altri, ma tendono a restare tutti sullo stesso livello.
Un libro che si fa leggere, se si esclude la parte iniziale, che fa fatica a scorrere.
Lo stile di Suzette è buono: semplice, ma che allo stesso tempo riesce a conquistare il lettore e a farlo passare attraverso tematiche tutt'altro che facili, e per questo la ammiro molto.
Riesce, attraverso questo suo romanzo, a trattare di argomenti come il suicidio, l'adolescenza e i suoi problemi, l'omosessualità, che si uniscono ad altre tematiche trasversali. Tutto questo le riesce benissimo, perché coinvolge perfettamente il lettore e lo porta spesso a una riflessione.
Si giunge, poi, alla parte più 'strana' del libro, il finale
Una conclusione particolare, che mi ha lasciato senza parole. Credo che sia inimmaginabile e imprevedibile. Riesce a collegare il mondo degli unicorni a quello di Patrick, della realtà, e li fonde, creandone uno solo. Una fine che a prima vista potrebbe essere definita 'aperta', ma che in realtà non lo è. Perché il finale è proprio all'inizio del libro, dove il primo capitolo si intitola "La Fine".
Un romanzo che analizza tematiche forti, poco comuni, attraverso i pensieri dei diversi personaggi. Personaggi che sono umani, realistici, crudeli, fragili. Un libro che porta a riflettere e che mi sento di consigliare. Peccato che, forse, qui in Italia sia poco conosciuto.

E mentre ero dietro la telecamera, la mia amica e collega blogger Deborah (del blog Smell of Books) intervistava l'autrice Suzette Mayr per la manifestazione Mare di Libri!

VOTO FINALE