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lunedì 15 dicembre 2014

Segnalazione "Pelicula" + Intervista all'autore

Buon lunedi a tutti, ragazzi e ragazze.
So che ormai è inutile, ma mi scuso per la lunga assenza. Ho una recensione in arretrato da un po' di tempo e spero di scriverla presto.
Oggi, comunque, voglio segnalarvi il romanzo distopico di Andrea Cabassi, "Pelicula".
Vi lascio la scheda del libro con tutti i dettagli necessari e vi allego inoltre una breve intervista all'autore.

Titolo Pelicula
Pagine 208
Prezzo 13,00 €
Editore
 Utelibri

TRAMA
Pelicula è romanzo distopico ambientato in un futuro prossimo. Caratteristica peculiare: si tratta di un futuro tecnologicamente non evoluto tranne che per un unico grande progetto, progetto al quale è stato dedicato un intero secolo di ricerche e sperimentazioni: Pelicula.
Pelicula è un sistema a forma reticolare composto da nanomacchine in grado di influenzare le persone, per condizionarle, ammansirle e controllarle, entrato talmente in profondità nel quotidiano di tutti che pensare non possa esserci appare assurdo e scioccante.
La storia ruota attorno agli eventi di un uomo e una ragazzina - Lango e Indra - che appartengono a un'organizzazione che opera al di là della legalità con lo scopo di mostrare alla gente quanto questa società dove le persone sono felici e si credono libere sia sostanzialmente finta, impalpabile, traballante.
Ufficialmente loro sono terroristi, sanno però di essere nel giusto e di operare nell'interesse del bene comune, a costo di ricorrere alla forza.
Dopo un esordio che li porta a incontrarsi/scontrarsi si inizia a scoprire qualcosa sul loro passato, si assiste ai duri allenamenti che Lango infligge a Indra bambina, prima, e Indra ragazza, dopo. Le prime missioni, un distacco forzato, i dubbi sulla bontà delle loro azioni. A chiudere il cerchio, il loro rapporto è saldato da un sentimento che cresce giorno dopo giorno, ma che nulla ha della "storia rosa": la loro è una storia fatta di sofferenza e delusioni, grandi scelte e un commovente epilogo.
La loro storia personale inoltre è affiancata a quella dei grandi eventi, ecco quindi che si scoprirà che cosa succede " nella stanza dei bottoni", chi sono le menti e chi le pedine, passando per riflessioni sul ruolo della tecnologia nella vita dell'uomo, anche come sostituto della divinità nel compito di controllore e regolatore, e sul futuro di quel mondo, talmente simile al presente da far da cartina al tornasole alla nostra società.

L'AUTORE
Andrea Cabassi, classe 1978, vive a Brescia e si occupa di marketing e comunicazione.
Fra il 2007 e il 2010 ha organizzato, partecipando anche come autore, a performance live di letture attorali (reading), e nel frattempo un piccolo editore gli ha pubblicato una silloge di poesie: "Geloso permaloso lunatico e noioso". Successivamente ha approcciato il selfpublishing con una raccolta di racconti brevi, "Matilde danza sulla riva" alla quale ha seguito la pubblicazione in eBook di altri racconti.
Nel 2014 esce in libreria il suo romanzo Pelicula.

INTERVISTA

Innanzitutto benvenuto sul mio blog, Andrea. Ti va di raccontarci qualcosa di te?

Grazie per l'ospitalità. Mi chiamo Andrea Cabassi, classe 1978, vivo a Brescia e mi occupo di marketing e comunicazione.
Fra il 2007 e il 2010 ho organizzato, partecipando anche come autore, a performance live di letture attorali (reading), e nel frattempo un piccolo editore mi ha pubblicato una silloge di poesie: "Geloso permaloso lunatico e noioso". Successivamente ho approcciato il selfpublishing con una raccolta di racconti brevi, "Matilde danza sulla riva" alla quale ha seguito la pubblicazione in eBook di altri racconti. Nel 2014 esce in libreria il mio primo romanzo: Pelicula.

Vorresti spiegarci com'è nato il tuo libro, "Pelicula"?

Il concept originale nasce dall'idea del "film della vita": una tecnologia capace di memorizzare l'intera vita di un essere umano. Da questo punto di partenza, che ovviamente a sua volta proviene da riflessioni ed esperienze precedenti, ho sviluppato l'idea della città distopica in cui è ambientata la storia, dei personaggi principali e - strano a dirsi - del finale. L'ambientazione era così pronta per ospitare la storia.

Qual è l'aspetto (personaggio, ambientazione, ecc.) che ti è piaciuto di più creare o che senti più vicino? Per quale motivo?

Sicuramente il personaggio di Indra! Indra rappresenta il cambiamento: all'inizio è solo una bambinetta ma nel corso della storia cresce tantissimo. Viene addestrata come una macchina ma la sua umanità è fortissima, e alla fine è proprio questo il suo reale valore.
E, com'è giusto che sia, essendo il personaggio più lontano dalla quotidianità dell'autore, ha rappresentato anche la sfida maggiore e più eccitante (e divertente!).

Direi che il tuo romanzo si può inserire nel genere distopico, da me molto apprezzato. Avevi in mente fin dall'inizio di scrivere un romanzo di questo genere oppure ci hai pensato soltanto in un secondo momento?

Come dicevo prima, quella di una società distopica era proprio l'idea iniziale. Mi è molto piaciuto analizzare le possibilità messe a disposizione da quest'impostazione e sfruttarle per muovere i personaggi. Credo tuttavia di aver sì preso qualcosa da questo genere, ma di aver anche dato un contributo molto personale che rende la storia più vicina a un ibrido che a un esemplare canonico.

Nonostante "Pelicula" sia uscito da pochissimo, stai già lavorando a qualcosa d'altro?

Pelicula è uscito da poco in libreria ma in realtà l'ho terminato da qualche anno, quindi sì: sto lavorando a un nuovo romanzo e a diversi racconti brevi. Attualmente sono impegnato in un laboratorio di scrittura sperimentale e cerco di mantenere una certa costanza nel pubblicare articoli sul mondo della scrittura e dell'editoria sul mio blog Anonima Andrea Cabassi (http://www.ryo.it/).

Hai qualche consiglio da dare a chi ama scrivere proprio come te?

Un buon consiglio è quello di leggere, leggere tanto e leggere un po' di tutto. Con questo non voglio dire che un harmony valga quanto un classico della letteratura ma l'esperienza che se ne trae (nel bene e nel male) forse sì. Il secondo consiglio che posso dare è quello di scrivere tutti i giorni. Scrivere qualsiasi cosa, in qualsiasi modalità: scrivere è libertà, libertà anche di scegliere come e che cosa scrivere.

Puoi indicarci dove i lettori possono seguirti? Hai degli account sui vari social network?

Sono presente in vari social, ne ho l'elenco nella pagina dei contatti sul mio sito (http://www.ryo.it/contatti/); sempre lì c'è anche la possibilità di inviarmi un eMail. Se qualcuno volesse farmi avere le sue opinioni sui temi trattati nell'intervista o avesse qualche domanda extra o - più semplicemente - volesse scambiare un'opinione col sottoscritto, può farlo in questo modo.

Grazie a Francesco per lo spazio che mi ha dedicato e un caro saluto a tutti.

Ed eccoci arrivati al termine di questa intervista. Spero che vi sia piaciuta e che il libro sia di vostro interesse! Come sapete, il genere distopico a me piace moltissimo e quindi un pensierino sicuramente lo farò.
A presto con nuove recensioni!