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venerdì 24 luglio 2015

Inchiostro Rosso - Julie Mayhew

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi vi parlo di un libro molto strano, particolare, che ha saputo sorprendermi in positivo.
Tengo inoltre a ringraziare l'editore per la copia del libro.
Un saluto e a presto.


Titolo Inchiostro Rosso
Titolo originale Red Ink
Autore Julie Mayhew
Edito Giunti (collana Y)
Prezzo 12,00 €
Pagine 283
Genere Romanzo

«"Abbraccio l'idea della morte!" Io la morte non l'ho abbracciata. Negli ultimi mesi è lei che ha abbracciato me. Mi ha gettato le braccia al collo, alla gola. Poi mi ha spinto giù, sotto la superficie. Avrebbe potuto avere la meglio, annegarmi, ma ho sentito che dovevo nuotare, che dovevo tornare a respirare.»

TRAMA
Un romanzo di formazione. Segreti e miti di famiglia, verità e menzogne tessute pur di essere amati. 
Inchiostro rosso, quello che non devi usare mai per le persone che ami perché si dice sia augurio di morte. Inchiostro rosso, quello che Melon ha usato per scrivere a sua madre dopo il litigio... Sarà solo superstizione, ma Melon Fouraki non riesce a scacciarlo dai suoi pensieri perché Maria, la donna bella e spregiudicata, così diversa da lei, che l'ha data alla luce a soli sedici anni, quel giorno è morta davvero in un incidente. Il padre non l'ha mai conosciuto e Creta, isola delle loro origini, è così lontana.
Ma quanto meno Melon ha la Storia. La Storia così piena di ricordi poetici e confortanti che la madre le ha ripetuto mille volte: della famiglia Fouraki, di un'infanzia serena tra i profumi e i colori mediterranei della fattoria e poi della grande rottura tra Maria e suo padre, che non le ha mai perdonato la fuga d'amore verso l'avventurosa e frenetica Londra. Melon ora sente il bisogno di indagare, di scoprire i luoghi e i personaggi di quella saga, e così accetta la proposta di Paul, il compagno di Maria che per lei è quasi un estraneo ma ora è suo tutore: insieme porteranno le ceneri di Maria in Grecia, ma quel viaggio sarà un'estate che le cambierà la vita, l'inizio di una nuova Storia. 
Sì, perché l'inchiostro rosso è anche quello con cui puoi decidere di riscrivere la tua Storia, quella vera.

Quasi per caso, guardando le mail ricevute, mi sono ritrovato la segnalazione di questo libro da parte della Giunti: incuriosito, leggo la trama e decido immediatamente di dargli una possibilità. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma direi che tutto sommato il libro è decisamente godibile.

Ciò che salta subito all'occhio è il modo in cui è organizzato il romanzo: l'autrice alterna in maniera irregolare momenti che avvengono prima della morte della madre della protagonista, che ci aiutano a capire e conoscere meglio Melon, e momenti che avvengono dopo tale evento e che riguardano ciò che la nostra protagonista deve effettivamente affrontare: si passerà, dunque, da capitoli intitolati "6 anni prima" a "133 giorni dopo".
Ogni tanto, in mezzo tra i vari capitoli, l'autrice inserisce anche "La Storia", volta a raccontarci le origini di Melon.

Per quanto riguarda i personaggi, dunque, la protagonista è Melon, ragazza alla quale le viene strappata via una figura fondamentale nella sua vita, la madre.
Ma Melon è un personaggio forte, che reagisce, che cerca di non pensare a ciò che è successo per continuare a vivere nel migliore dei modi. È molto diretta in ciò che dice e pensa, e spesso questo viene mostrato attraverso l'utilizzo di un linguaggio scurrile, che non mi è mai sembrato esagerato o fuori luogo.

«Devi continuare a nasconderti. Devi continuare a lottare. L'ultima cosa che devi fare è ammettere la sconfitta. [...] Devi ingannare, mentire, mascherare e sperare di avvicinarti un passettino alla volta alla perfezione.»

Molto importante è anche la figura di Paul, il fidanzato della mamma. Personaggio ben caratterizzato: più andiamo avanti con la lettura, più iniziamo a capirlo, a conoscerlo, a sentirlo amico.
Ragazzo che invece non mi è piaciuto è Haris, che viene introdotto molto più tardi rispetto a tutti gli altri, Sinceramente, la sua figura mi è sembrata un po' forzata; spesso ho pensato fosse totalmente inutile e, tuttora, credo che potesse essere benissimo omesso. Anche la migliore amica di Melon, soprannominata Pulcino, non mi ha fatto impazzire, oltre al fatto che risulta essere poco leale verso la protagonista, assumendo atteggiamenti poco condivisibili.
In generale, comunque, il mondo creato dall'autrice è ben delineato, anche se di alcuni personaggi abbiamo poche informazioni e a volte, anche per gli strani nomi, si rischia di fare confusione.
Il tocco della scrittrice è sicuramente meno presente nelle ambientazioni.
Viene lasciato molto più spazio all'immaginazione del lettore che, se da una parte è sicuramente un aspetto positivo, dall'altra invece avrei preferito qualche informazioni in più, soprattutto per quanto riguarda, per esempio, il paesaggio e i luoghi di Creta, che a volte facevo fatica a immaginare.
Il libro si incentra piuttosto sull'aspetto psicologico di Melon, su come affronta la morte della madre e sul come cerca di rimuovere tale momento dalla sua testa, inserendo anche qualche tocco di ironia che, personalmente, ho molto apprezzato.

«Volare è come morire: ti ritrovi in un altro posto.»

In sé il romanzo non è troppo lungo e scorre molto velocemente: lo stile della Mayhew è molto semplice, ma mai banale, e, soprattutto, è diretto. Cattura molto il lettore, che viene preso dalla vicenda e vuole sapere come il tutto si sviluppa.
Ho apprezzato molto anche il finale.
Una conclusione molto curata dall'autrice, per certi versi prevedibile, per altri impensabile. Si nota sicuramente un riscatto, un miglioramento della protagonista, che ho decisamente accolto.
Non voglio aggiungere altro, anche per non rischiare di fare spoiler; in ogni caso, penso che "Inchiostro rosso" sia un romanzo d'esordio niente male, con i suoi difetti, certo, ma nel complesso è  un romanzo più che apprezzabile, al quale si può dare una possiblità.

VOTO FINALE

mercoledì 11 settembre 2013

Prima del futuro - Jay Asher, Carolyn Mackler

Ciao, followers del blog. Oggi voglio lasciarvi la recensione di un libro che ho scoperto per caso, da una trama intrigante. Devo dire che mi è piaciuto molto e mi ha sorpreso parecchio.


Titolo Prima del futuro
Titolo originale The Future of Us
Autore Jay Asher, Carolyn Mackler
Edito Giunti Y
Prezzo 12,00 €
Pagine 397
Genere Romanzo

E se il tuo futuro
fosse scritto
su Facebook
e potessi cambiarlo
con un click?

TRAMA
È il 1996, la velocità della connessione arranca rumorosamente a 56kb, la rete è quasi vuota, è ancora uno strumento per pochi, una sorta di nuova stregoneria tecnologica. Josh e Emma si conoscono fin da quando erano piccoli, sono sempre stati amici inseparabili, poi Josh ha tentato di baciare Emma e le cose si sono complicate. È parecchio tempo che non si vedono, il giorno in cui Josh suona il campanello di casa della ragazza e le porge imbarazzato un cd­rom di America on line. È arrivato come omaggio per posta, ma loro non hanno il computer. Emma invece ha un fiammante pc con Windows 95, ma non ha internet. Quando Emma riesce finalmente a connettersi, accade qualcosa di inspiegabile. Per una strana alterazione nella barriera spazio­temporale appare sullo schermo una misteriosa pagina bianca e blu con una scritta sconosciuta: facebook. C'è la foto di una donna sui trent'anni con un volto familiare, troppo familiare. C'è il suo nome, Emma Nelson e la sua stessa data di nascita. Si è aperto un pericolosissimo portale sul futuro in grado di cambiare, in un'indimenticabile settimana di delirio, il presente, i sentimenti e il destino di Josh e Emma.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Nonostante il mezzo fiasco di Thirteen Reasons Why, ho voluto provare a leggere ancora qualcosa di questo autore.
The Future of Us, titolo originale del romanzo, a mio parere migliore di quello tradotto, è stata una lettura sicuramente migliore e positiva.
La prima pagina è intrigante e incuriosisce subito il lettore.

Nel 1996 la metà dei liceali americani non aveva mai usato Internet.
Facebook sarebbe stato inventato molti anni più tardi.
Emma & Josh stanno per loggarsi al loro futuro.

Partiamo dall'aspetto personaggi, che non mi ha convinto appieno.
Due sono i protagonisti, Emma e Josh, vicini di casa ed ex-migliori amici: causa alcuni avvenimenti, i due si sono allontanati molto, già da diversi mesi.
Entrambi sono voce narrante e si alternano ogni capitolo. Capitoli brevi, poche pagine, che permettono di vedere sia il punto di vista maschile che quello femminile, facendo conoscere più dettagli al lettore.
Tra i due, il personaggio migliore è Emma. 
Nonostante io non l'abbia apprezzata per buona parte del libro, verso il finale si nota una maturazione e una crescita più che positiva del personaggio.
Josh è l'esatto opposto.
L'ho apprezzato per tre quarti del libro, perché si dimostra molto più maturo di Emma e cerca di tenersi il più lontano possibile da Facebook: mantiene separato il presente con il futuro.
Verso la fine però, il personaggio di Josh cala radicalmente ed è lui che ci troviamo a odiare.
Poca importanza hanno i loro due amici, Kellan e Tyson. Avrei dato loro più spazio e maggior presenza nel libro, cosa che invece non succede.
Le ambientazioni, invece, sono un aspetto decisamente migliore.
Poche descrizioni, semplici, ma efficaci.
Gli autori decidono di fornire i dettagli essenziali, quelli di cui il lettore ha bisogno, e lasciano tutto il resto all'immaginazione di chi legge.
Le lettura è leggera, scorrevole, intrigante e non vi prenderà molto tempo.
Il lettore sente il bisogno di sapere come andrà a finire questa avventura "strana" e proprio per questo resta incollato alle pagine e alla storia che esse raccontano.
La trama presenta idee molto interessanti che, a mio parere, sono state ben sviluppate e gestite dai due autori.
Il finale invece, e purtroppo direi, mi ha convinto solo in parte.
Una conclusione che poteva essere definita "Ben fatta", se non fosse stato per le ultime 10/15 pagine, le quali mostrano al lettore un happy-ending un po' forzato, che mi aspettavo, ma che speravo non ci fosse.
Una lettura comunque più che positiva, perfette per chi si è sempre chiesto come sarebbero stati gli anni 90 con Facebook.
Un libro che mi sento di consigliare.

Muovo il cursore sullo schermo, disorientata dalla quantità di immagini e parole.
Non ho idea di cosa vogliano dire "status" e "richiesta di amicizia".
Poi, appena sotto il banner blu, qualcosa mi dà i brividi. Accanto a una piccola foto di una donna seduta in spiaggia c'è scritto EMMA NELSON JONES.
È sulla trentina, ha i capelli ricci castani e gli occhi marroni. Ho un nodo allo stomaco perché mi sembra una faccia familiare.
Troppo familiare.

VOTO FINALE

mercoledì 19 giugno 2013

Hybrid: Quel che resta di me - Kat Zhang


Titolo Hybrid: Quel che resta di me
Titolo originale Hybrid: What's left of me
Autore Kat Zhang
Edito Giunti Y
Prezzo 14,50 €
Pagine 426
Genere Romanzo distopico

TRAMA
In un futuro distopico, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l'anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell'infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un'aberrazione da correggere. Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima ancora attiva. È proprio Eva la voce narrante che ci fa vivere le emozioni dal suo punto di vista. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l'altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l'una dell'altra. Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l'esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto e le due vengono rinchiuse in un agghiacciante centro per ibridi non resettati. L'unico modo per sopravvivere entrambe è una fuga impossibile.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
E finalmente, dopo tanto tempo, ho letto anch'io Hybrid: Quel che resta di me. Letta la trama, il libro mi aveva colpito fin da subito e dovevo assolutamente leggerlo. Ringrazio la casa editrice Giunti Y per avermi inviato una copia del libro. Detto questo, iniziamo la recensione!

Partiamo analizzando l'aspetto dei personaggi, davvero ben riuscito e che colpisce molto il lettore. Le nostre due anime protagoniste sono Eddie ed Eva, anche se tutta la narrazione avviene sotto il punto di vista di quest'ultima. Eddie ed Eva: due anime completamente diverse, racchiuse nello stesso corpo e unite da un profondo legame. Tra le due, quella destinata a scomparire è proprio Eva; io però, la penso esattamente al contrario. Eva è una ragazza dolce, intelligente, disponibile e comprensiva: per avere di nuovo il controllo del suo corpo, e restare quindi in vita, è disposta a fare qualsiasi cosa, anche la più folle. Eddie invece è molto più timida, insicura e paurosa; nonostante questo però, è lei quell'anima destinata a vivere, quella definita Dominante, quella che avrà il pieno controllo del corpo in cui risiede. Seppure secondari, molto importanti sono le anime Hally/Lissa, la compagna di scuola e il fratello di quest'ultima, Devon/Ryan. Due persone completamente diverse, pur facendo parte della stessa famiglia. Entrambe però, si comportano in modo strano, a scuola vengono ignorate e sembrano nascondere qualche segreto. Grazie a questi personaggi (e ad altri) che presentano la doppia anima, l'autrice è riuscita a trattare il tema della discriminazione presente nella società e di come queste persone devono essere modificate per essere portate a diventare come tutti nel caso in cui la stabilizzazione non dovesse avvenire.
Viene inoltre trattato il tema del tradimento grazie alla figura dei genitori. All'inizio, sembrano essere dalla parte delle protagoniste e sembrano volerle aiutare in tutti i modi; nel reale momento di bisogno però, ingannano quasi le loro figlie, fanno credere loro che tutto stia andando bene e le tradiscono.
Interessante è anche il mondo creato dalla Zhang, ossia le ambientazioni. Qualsiasi posto visitiamo, l'autrice non si tira indietro e lascia la sua impronta: descrizioni specifiche e ricche di particolari che ci permettono di entrare all'interno del libro. Non ci sembra di sfogliare le pagine, ma ci sembra di essere al cinema a vedere un film. Affascinante è l'ospedale. Un luogo simile a un labirinto, tetro e scuro: perfetto per un libro horror. Stanze tutte bianche, di notte senza luce e chiuse a chiave dall'esterno: un posto dal quale non si può fuggire.
Una lettura che presenta un intoppo iniziale, ma che, una volta superato, scorre via che è un piacere. Purtroppo, la prima parte del libro (circa 1/3) funge da introduzione e, di conseguenza, presenta pochissimi avvenimenti importanti: questo rende comunque la lettura piacevole, ma un po' lenta e a tratti noiosa. Superato questo punto però, il lettore prende il treno e nessuno lo ferma più.
Interessante anche il finale. Già il fatto che non sia aperto è molto positivo secondo me, perché significa che chi ha letto questo libro, non è obbligato a leggere i successivi o comunque può aspettare con tranquillità il prodotto tradotto. Ovviamente dei dubbi nel lettore restano, ma non sono così opprimenti da far venir voglia di leggere il secondo volume. Quest'ultimo, non si sa ancora quando verrà pubblicato, si sa però il titolo originale, "Once we were" (tradotto letteralmente: Una volta eravamo/Eravamo una volta). Ritornando al primo libro, lo consiglio. Una trama originale, resa molto bene dall'autrice. Un romanzo particolare, che vi terrà incollato alle pagine, che entrerà a far parte di voi e non se ne andrà più.

"Era normale che Addie si sentisse nervosa. Come lo ero io, del resto, anche se stavo imparando di nuovo a sorridere. Non mi stupii, quindi, quando Addie colse al volo l'opportunità di dire a Lissa che dopo la scuola saremmo andati in città con nostro fratello. Mi sorpresi, invece, quando Lissa chiese, con quel sorrisetto obliquo che lei e Ryan avevano in comune, se potevamo incontrarci lì. Ancora più quando Addie acconsentì alla sua proposta."

VOTO FINALE

giovedì 7 marzo 2013

Novità Giunti Y: Hybrid

Ciao a tutti, lettori e lettrici del blog! Oggi vi mostro una novità per la casa editrice Giunti Y! Il libro si chiama "Hybrid: quel che resta di me" ed è scritto da Kat Zhang. Questo è il primo della trilogia The Hybrid Chronicles.

Titolo Hybrid: quel che resta di me
Pagine 416
Prezzo 14,50 €
Genere Distopico
In libreria dal 
6 marzo 2013
In questo mondo ogni bambino ha due anime diverse che convivono,
fino a quando, crescendo, la recessiva scompare lasciando in vita solo la dominante. 
La loro coesistenza, in età adulta, è illegale.
Addie però ha già sedici anni e Eva non l’ha ancora abbandonata.
Questa è la loro storia, raccontata da Eva, l’anima recessiva.

Harper Collins ha lanciato Hybrid con una tiratura di ben 100.000 copie.
Il libro è stato comprato in 18 paesi.

TRAMA
In un futuro distopico, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l’anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell’infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un’aberrazione da correggere. Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l’altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l’una dell’altra. Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l’esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto e le due vengono rinchiuse in un agghiacciante centro per ibridi non stabilizzati. L'unico modo per sopravvivere insieme è una fuga impossibile.

L'AUTORE
Kat Zhang è poco più che ventenne, è nata in Texas, studia medicina ed è sino-americana. Questo è il suo esordio che si svilupperà in una trilogia.

DAL LIBRO
Io e Addie siamo nate nello stesso corpo. Le dita spettrali delle nostre anime erano strettamente intrecciate prima ancora che cominciassimo a respirare. I primi anni insieme sono stati anche i più felici. Poi sono cominciate le preoccupazioni, le labbra strette dei nostri genitori, le fronti corrugate delle insegnanti della scuola materna, le domande che tutti pronunciavano a mezza voce quando pensavano che non stessimo ascoltando.
«Perché non cominciano a stabilizzarsi?»

martedì 5 marzo 2013

Il Figlio - Lois Lowry


Titolo Il Figlio
Titolo originale Son
Autore Lois Lowry
Edito Giunti Y
Prezzo  9,90 €
Pagine 381
Genere Distopico

TRAMA
Questa è la storia di Claire, ma anche di Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell'inquietante realtà distopica inventata dall'autrice. Siamo al Villaggio, Claire ha solo 14 anni e ha ricevuto il ruolo di "Anfora": dopo l'inseminazione artificiale diventerà un "contenitore" e partorirà il suo "prodotto". Nessuno le ha spiegato quanto sarà doloroso, nessuno l'ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere suo figlio. Ma il parto di Claire è tutt'altro che semplice: subisce il primo cesareo di tutta la comunità. Per un'imprudenza dell'infermiera viene a sapere che il figlio, il numero 36, sta bene. A causa delle complicazioni, però, Claire viene "decertificata", dichiarata non adatta a essere una Anfora e assegnata alla piscicoltura. La ragazza, sconvolta da un'atroce sensazione di perdita, ha ormai un unico scopo: ritrovare suo figlio. L'arrivo al vivaio della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato "mare" con la sua strana ciurma, potrebbe essere il suo mezzo di fuga, quando rapirà il bambino...

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Ed eccomi tornato con una recensione di un libro che mi è piaciuto tantissimo! Prima di cominciarlo, sapevo già che mi sarebbe piaciuto, però non pensavo fino a questo punto. Ringrazio la casa editrice Giunti Y che mi ha gentilmente inviato una copia di questo libro, dandomi così l'opportunità di leggere e di concludere questa meravigliosa saga.

L'autrice ha deciso di dividere il romanzo in tre parti, che sono rispettivamente il passato, il presente e il futuro.

LIBRO I: PRIMA
Parto analizzando i personaggi della prima parte. Viene subito introdotta la protagonista Claire, una ragazza di soli 14 anni. Già dall'inizio, si capisce che è una persona che vuole conoscere sempre cose nuove, che non si limita a fare quello che la comunità dice, ma cerca di andare oltre il possibile. È davvero un personaggio ben fatto e ben caratterizzato: è diversa rispetto agli altri abitanti della comunità. Altro personaggio fondamentale, che è collegato al primo libro della saga, The Giver: il donatore (QUI la recensione), è il Puericultore. È un personaggio chiave nella prima parte del libro: aiuta tantissimo Claire, ma soprattutto svela moltissime cose, tutte utili alla protagonista. L'autrice lo descrive in un modo "indiretto": non dice mai chi è, ma dà al lettore alcuni dettagli che, messi insieme, gli fanno capire di chi si sta parlando (ci sarà poi un momento in cui il lettore non avrà dubbi e capirà chi è questo personaggio).
Altro punto ben fatto e collegato ai capitoli precedenti è l'ambientazione. 'Il Figlio', almeno nella prima parte, è ambientato nella comunità di The Giver, che ricordo, solo perfetta all'apparenza. Molto belle le descrizioni dell'autrice: tutte ben fatte e che, in alcuni punti, mi hanno fatto rivivere le emozioni e le paure che avevo provato nella lettura del primo libro. Vengono comunque presentate anche nuove parti del villaggio, inesplorate dal protagonista di The Giver, Jonas.
Mi è piaciuta moltissimo questa prima parte del libro: a differenza dei precedenti capitoli, Il Figlio presenta un introduzione fluida e veloce che, già dalle prime righe, emoziona il lettore. Anche la conclusione  mi è piaciuta tanto: lascia il lettore senza parole, preoccupato per la protagonista e spera che la situazione possa migliorare.

LIBRO II: DURANTE
Ritorno all'aspetto dei personaggi anche per questa seconda parte. Netta è la crescita della protagonista Claire: il suo carattere è ora più forte; diventa un personaggio coraggioso, che farà tutto pur di raggiungere il suo obiettivo: rinuncerà ad una parte di sé in un certo senso e si troverà davanti a situazioni difficili dove anche la scelta, di conseguenza, lo sarà.
Nuovi personaggi, che ricoprono un ruolo importante, vengono introdotti dall'autrice. Il primo presentato è Alys, una donna che, fin da subito, capiamo essere fondamentale per la protagonista. Anche se Claire all'inizio è soltanto una sconosciuta, vediamo Alys sempre disponibile e pronta a fare qualsiasi cosa pur di aiutarla. Con il passare del tempo, il loro rapporto diventerà sempre più solido: si instaurerà un legame madre-figlia. Altro personaggio introdotto è Einar. Un ragazzo che capiamo essere molto utile a Claire: infatti se quest'ultima vuole davvero raggiungere il suo obiettivo, si dovrà affidare a questo personaggio, che è l'unico che può aiutarla.
Una nuova ambientazione, totalmente diversa, viene introdotta in questa parte. Il "nuovo villaggio" è totalmente diverso dalla comunità in cui è nata Claire: vi sono moltissimi elementi in natura che prima non c'erano e in più le persone qui sono "diverse". Non dico altro perché non voglio fare spoiler, ma, quelli che hanno letto il libro, sicuramente l'avranno notato.
Questa seconda parte, a differenza della prima, è un po' più lenta (è una pausa per il lettore), ma è comunque piena di emozioni e sentimenti e, nella parte finale, riprende il ritmo veloce e fluido. La conclusione di questa seconda parte è, a mio parere, straordinaria: prima, vi è una parte molto emozionante dove il lettore ha paura per la protagonista e spera che tutto le possa andare bene, dopo, l'autrice inserisce un nuovo personaggio che ci farà perdere ogni nostra speranza.

LIBRO III: DOPO
Si arriva infine alla terza e ultima parte del libro, quella che, secondo me, soddisfa pienamente il lettore. Arrivato qui ho detto: "Wow! La Lowry è riuscita a creare un intreccio pazzesco!". Infatti in quest'ultima parte finalmente ritroviamo i personaggi dei precedenti capitoli, ossia Jonas, Matty, Kira e tanti altri. Scopriamo tantissime cose nuove su di loro, ma soprattutto troviamo un finale per The Giver, uno per Gathering Blue (La Rivincita) e uno per Messenger (Il Messaggero) e in più, vedremo come queste tre storie che, erano indipendenti all'apparenza, si intrecceranno tra di loro e formeranno il finale di questo meraviglioso libro.
A metà circa di quest'ultima parte, vivremo l'avventura da un punto di vista differente da quello di Claire (non dico di quale personaggio per non fare spoiler). Questo cambio di personaggio introduce la parte più veloce e più emozionante del libro: il finale. Più andavo verso la fine e più avevo paura a terminare il romanzo: sapevo che finire questo libro significava concludere per sempre questa meravigliosa saga e abbandonare quindi tutto il mondo che l'autrice aveva creato. La voglia di sapere la fine però è stata maggiore e quindi l'ho divorato in meno di un'ora e, finito il libro, ero più che soddisfatto. È un finale che presenta sempre il tocco dell'autrice (per chi ha letto i precedenti capitoli sa cosa intendo), però riesce comunque a dare alcune informazioni in più che rendono felice il lettore.

Non posso far altro che consigliare a tutti questa saga: se amate il genere non potete non leggerla! Anche se le storie possono sembrare indipendenti, io consiglio di leggerle in ordine cronologico, così da poter assaporare al meglio l'intera saga!

"No, pensò. È dolore. Dolore autentico. Raccogliendo tutte le forze per assolvere il proprio compito, emise un lieve gemito, inarcò la schiena per poi abbandonarsi all'oscurità. Si chiamava Claire. Aveva quattordici anni."

"A ciascuna unità familiare venivano destinati due bambini, un maschio e una femmina, e Claire era stata la minore. I suoi genitori avevano aspettato diversi anni dopo Peter prima di far domanda per una bambina. Quindi Claire non aveva mai avuto a che fare con un neonato o un bimbo piccolo"

VOTO FINALE