51xt71n-Tjz-L

sabato 26 aprile 2014

Novità in libreria Aprile 2014

Ciao a tutti, ragazzi e ragazze. Oggi post veloce per mostrarvi alcune novità interessanti che stanno per arrivare o sono già arrivate in libreria!
Un saluto e a presto.

Titolo Melchi - Vi racconto una storia
Pagine 256
Prezzo 13,50 €
Genere Romanzo
In libreria da aprile 2014
TRAMA
Tra sogno e realtà in una dimensione sospesa, dove sia i personaggi che lo stesso autore cercano la propria identità, Sergio Schiazzano, ventenne ischitano ispirato al grande scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón, fa il suo ingresso nel mondo della letteratura con un romanzo di grande qualità. “La Storia da raccontare è, per uno scrittore, il vero scopo, l’obiettivo finale, il senso di tutta una vita spesa tra sogni e favole”. In uno dei passaggi importanti della sua narrazione Sergio Schiazzano ne chiarisce i contorni, i confini. Quello scrittore che è il protagonista di Melchi - Vi racconto una storia (grauseditore) alla ricerca, appunto, della sua “Storia da raccontare”, che ha perso da qualche parte. Perché le storie, quando uno scrittore le ha trovate, è meglio tenerle saldamente in pugno. Si agitano, si dimenano e si rischia che scappino via. Un po’ Pirandello, come i sei personaggi che cercano un autore che li faccia vivere, qui è l’autore che cerca una storia da raccontare. La più bella. Quella per cui uno scrittore si può definire tale. La trama è avvincente. Melchi - Vi racconto una storiaè lì, tra gli scaffali dell'Iperuranium, la libreria di Notorio; possiamo leggerlo alla luce di un lampione, tenuto sempre acceso da Giòmaria l'Elettricista, sullo sfondo di un'isola cristallizzata nel sogno, il cui mare è popolato di barche, tra le quali quella di Ettore e Antonio; guidati, nella lettura, dalla voce tonante del vecchio Rocchino, il Poeta. Una storia. La storia, ispirata da Melchi il cianfrusaio, illusionista, giocoliere, visionario. Schiazzano dimostra una padronanza della scrittura tipica dei grandi autori e la minuziosa e curata caratterizzazione dei personaggi rimanda alla complessa architettura dei romanzi di Umberto Eco.

Titolo L'età più bella
Pagine 230
Prezzo 14,00 €
Genere Romanzo
In libreria da aprile 2014
TRAMA
Caterina è una sedicenne come tante: studia, esce con il suo ragazzo Maurizio, partecipa alle feste degli amici. La sua vita cambia improvvisamente quando, dopo un’interrogazione, sviene e cade, battendo la testa. Quello è solo il primo di una lunga serie di episodi simili: il cuore che batte più forte, il calore nel viso, la caduta. Inizia così, per Caterina, un inferno fatto di ospedali, esami invasivi, infermiere pettegole, dolore e, soprattutto, incertezza. Gli esami non rivelano alcuna anomalia fisica e lo spettro di una malattia psichiatrica inizia ad aleggiare sulla sua vita, soffocandola. Emarginata dai compagni, amata ossessivamente da Maurizio, Caterina dovrà affrontare la diffidenza dei medici e la malizia di chi crede che ogni suo malessere sia pura finzione. Con una prosa piena, intensa e ricca di preziose citazioni letterarie, Barbara Bolzan traccia il profilo di un’adolescenza vissuta nell’incertezza e nella paura, sulla quale troneggia una malattia poco conosciuta e ancor meno compresa: l’epilessia. Emerge il ritratto di una ragazza forte, già donna, in grado di trarre il meglio dalle proprie debolezze e di risorgere, eterna fenice, dalle ceneri del proprio inferno privato.

Titolo Outcast
Pagine 288
Prezzo 16,40 €
Genere Romanzo
In libreria da aprile 2014

Un mondo ostile che non sapevi che esistesse, un padre e una madre che non sono quelli che credevi, un amore possibile che ti costringe a decisioni possibili

TRAMA
Juliane ha quindici anni e vive in una società rigidamente strutturata dove i Normali controlla­no tutto e si tengono rigorosamente lontano da coloro che si comportano in modo anticonven­zionale. Juliana frequenta il liceo, abita in un quartiere ordinatissimo e segue tutte le regole della Normalità. Suo padre, esempio di omologazione e sua madre, pittrice per hobby e più originale, sono separati. All’improvviso la madre scompare, la casa è sottosopra e piena di poliziotti e il padre sembra stranamente tranquillo. Cosa succede? E perché Julie sente suo padre definire sua madre «una fata», uno degli essere più temuti e disprezzati dalla società dei Normali? In una corsa contro il tempo Julie dovrà confrontarsi con una realtà ben diversa da quella in cui è cresciuta. Dove le cose e le persone non sono bianche o nere e dove la diversità, l’originalità sono fonti di ricchezza e non nemici da combattere. Ma il mondo là fuori è pericoloso, violento e pieno di sorprese. Julie ritroverà sua madre? E troverà se stessa?

domenica 6 aprile 2014

Nessuno sa di noi - Simona Sparaco

Ciao a tutti, ragazzi e ragazze. Oggi vi lascio una recensione di un libro forte, denso di emozioni, che mi ha colpito.
Un saluto e a presto.


Titolo Nessuno sa di noi
Titolo originale Nessuno sa di noi
Autore Simona Sparaco
Edito Giunti
Prezzo 12,00 €
Pagine 252
Genere Romanzo

Da lontano sembra che abbia i baffi. La pelle non è luminosa come lo era fino a pochi giorni fa. Lorenzo, andandosene, ha spento tutte quante le luci. Si è solo dimenticato di chiudere la porta. Ma qui, ormai, non c'è più niente da portare via.

TRAMA
Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di ''sesso a comando'', di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo.
Lorenzo è troppo ''corto''. Ha qualcosa che non va. ''Nessuno sa di noi'' è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Quale è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola. Una scrittrice di grande talento, un romanzo che tiene sospesi sul filo delle emozioni più vere, fino all'ultima pagina.

"Nessuno sa di noi" è un titolo che da tempo volevo leggere e finalmente ho trovato il momento giusto da dedicargli.
La tematica trattata, sicuramente, era ciò che più mi allettava: l'aborto terapeutico. Per aborto terapeutico si intende una interruzione volontaria della gravidanza, con lo scopo di preservare la salute della madre e/o evitare lo sviluppo di un feto affetto da gravi patologie.
Un argomento, direi, forte e attuale, ma soprattutto difficile da trattare. L'autrice, però, è riuscita a restare in una posizione neutrale e a dare spazio a diversi punti di vista.

I nostri personaggi protagonisti sono Luce e Pietro, una giovane coppia in attesa di un figlio, Lorenzo. Dopo diversi 'tentativi', Luce resta finalmente incinta e la sua vita cambia completamente. Per lei è un sogno, un sogno che finalmente si sta per realizzare.
Il tutto, però, viene distrutto e infranto al sesto mese di gravidanza. "Troppo corto" sono le uniche due parole che rimbombano nella testa di Luce, ormai abbattuta e frantumata. Per 'proteggersi' da questo dolore immenso, decide di rinchiudersi in se stessa, di isolarsi. Questo comporta una visione distorta della realtà, vede soltanto quello che vuole vedere e, di conseguenza, si allontana presto dal compagno Pietro, che invece resta più 'cosciente'.
Quest'ultimo, difatti, reagisce in modo più 'freddo'. Si rende conto che la displasia scheletrica diagnosticata a Lorenzo è troppo grave: bisogna prendere una decisione.
Se prima le decisioni da prendere con la moglie riguardavano l'arredamento della cameretta del figlio, ora riguardano la sua vita e il cercare di farlo soffrire il meno possibile. Si trovano, quindi, davanti a un bivio: attuare l'aborto terapeutico oppure no? Proprio a questo punto, si rendono conto che effettuarlo in Italia è troppo tardi: la gravidanza è ormai arrivata al sesto mese e sarebbe perciò un'operazione illegale.
Decidono di andare in Inghilterra e quando Luce, ormai assente dal punto di vista psicologico, esprime il suo accordo per l'operazione, la situazione cambia radicalmente. Parte, dunque, quella che è la seconda metà del libro, riguardante i sentimenti, le emozioni e le condizioni di Luce dopo l'aborto.
Entrambi i personaggi mi sono piaciuti moltissimo: ben caratterizzati e pensati dall'autrice. Molto diversi tra di loro, ma allo stesso tempo molto vicini. Sono legati da un'amore fortissimo, potente.
Inizialmente, Pietro non lo avevo completamente apprezzato, ma è nel finale che avviene il suo riscatto, dove viene mostrato il suo dolore, le sue emozioni e l'importanza della coppia.
Personaggi profondi, reali, non perfetti. Simona Sparaco li ha saputi definire molto bene e immergerli in un mondo crudele, simile a quello in cui viviamo.
Interessante anche l'aspetto delle ambientazioni.
Alcune davvero significative e altre un po' meno, ma ognuna di esse ha un ruolo fondamentale nella storia.
Sicuramente la più importante è la cameretta di Lorenzo, ormai pronta e in attesa di essere vissuta. Luce si sentiva madre ancor prima di rimanere incinta e voleva che fosse tutto perfetto al momento della nascita. Ulteriore tristezza e angoscia entrano in lei però, quando vede la polvere su quei mobili e ormai si rende conto che quella stanza non vedrà mai la luce.
Una lettura forte, dura, che seppur non sia particolarmente lunga, richiede un certo tempo di lettura.
La scrittura è semplice e i periodi sono brevi, e l'autrice, perciò, risulta diretta. Spesso, infatti, sbatte davanti al lettore la dura realtà, così com'è, che lo colpisce nel cuore, quasi come un coltello che lo trafigge.
La descrizione dell'aborto terapeutico è davvero impressionante e colpisce totalmente il lettore, che non crede a ciò che sta leggendo. L'operazione avviene in un modo terrificante, ma Simona Sparaco lo descrive in modo molto dettagliato, fornendo una visione completa e precisa della situazione.
Come ho già accennato prima, un altro punto a favore del libro è che quest'ultimo non prende le posizioni sull'argomento, ma resta in posizione neutrale. Sfruttando il lavoro da giornalista di Luce e i forum 'femminili' che questa frequenta, l'autrice introduce diversi punti di vista sull'aborto, alcuni a favore e altri a sfavore, e permette al lettore di pensare, riflettere e farsi una propria idea su tale tema.
Ottimo il finale, che conclude in modo perfetto la storia.
È proprio nella conclusione che ci troveremo ad apprezzare moltissimo il personaggio di Pietro, che si mostra finalmente al lettore. Ed è proprio qui, inoltre, che vedremo l'amore della coppia superare ogni ostacolo, perché questo amore, seppur non sia invincibile, è potentissimo.
Un romanzo intenso, ricco di emozioni, ma assolutamente da leggere. Una storia che non passa inosservata, che distrugge e sfonda tutto ciò che incontra, e che lascia il segno nel cuore di chi lo legge.

Crescendo si scopre che tutto ha un limite. Perfino l'amore. E noi che lo credevamo grandioso, indistruttibile. Ma l'amore è una ferita che non guarisce mai, sempre sul punto di riaprirsi. Basta un niente perché s'infetti.

VOTO FINALE